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Timelapse cantieri: documentare l’avanzamento dei lavori

Quando si parla di <strong>timelapse,</strong> si pensa subito a un video piacevole nel quale cogliere lo scorrere del tempo, delle foglie degli alberi che cambiano colore, delle strade gremite che all’improvviso si fanno deserte o del passare delle stagioni. Ma il timelapse non è solo una <strong>tecnica fotografica</strong> che permette di catturare scatti dello stesso luogo a intervalli regolari per documentare il cambiamento… Infatti, oggi, esso rappresenta un valido strumento per tutte quelle aziende edili che vogliono ottenere un duplice risultato: da una parte la possibilità, grazie al <strong><a href=”https://timelapselab.it/it/servizi-timelapse/monitoraggio-cantieri.html”>monitoraggio cantiere</a></strong>, di verificare lo stato di avanzamento dei lavori; dall’altra, la grande opportunità di un prodotto che mostri ai clienti la propria <strong>efficienza</strong> e <strong>competenza</strong> nel <strong>settore delle costruzioni</strong>. Nel primo caso, oltre al monitoraggio dei lavori, sarà possibile anche valutare come viene sfruttato il <strong>budget</strong>, calibrando meglio i <strong>preventivi</strong> per i futuri lavori. Nel secondo caso, si potrà rafforzare il proprio posizionamento e la <em>brand identity</em>, soprattutto quando si parla di aziende giovani che cercano di farsi un nome e vogliono puntare sulla <strong>professionalità</strong>.

<h2>Timelapse cantieri: impostazione iniziale</h2>

Per girare i <strong>timelapse dei cantieri</strong> è necessaria una certa capacità professionale, ma alcune conoscenze di base permetteranno di capire se ci si è affidati all’agenzia giusta. Di solito, il <strong>posizionamento delle fotocamere</strong> è il momento più delicato, perché dovranno essere sistemate in maniera tale da offrire una visuale nitida del lavoro in svolgimento. Per questo, si suggeriscono due diversi approcci: quello con le<strong> camere fisse</strong> e quello con i <a href=”https://www.mediaworld.it/it/category/droni-8004.html”><strong>droni</strong></a>.

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                <li>Nel primo caso, si useranno delle videocamere fisse, che inquadreranno sempre e solo la stessa porzione di edificio, per valutare l’<strong>avanzamento della costruzione</strong>. Si tratta della soluzione più economica e adatta a cantieri edili di piccole dimensioni, in cui minuti possono essere anche gli spazi dove alloggiare le camere. Si tratta inoltre della soluzione migliore per delle <em>start up</em> del mondo edile.</li>

                <li>Nel secondo caso, si possono usare dei droni, che offrono una vista dall’alto e presuppongono il <strong>coinvolgimento costante di chi li sa manovrare</strong>. Da questo, si comprende anche il motivo per cui la spesa per questa soluzione è maggiore rispetto a quella a camere fisse e si consiglia l’utilizzo dei droni per<strong> timelapse di cantieri</strong> dedicati a siti di grandi dimensioni e molto strutturati.</li>

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Sia le camere fisse, sia i droni possono essere gestiti da <strong>remoto</strong> e il numero degli scatti deve essere impostato in base alle esigenze del cliente e in base al tipo di video che si vuole girare.

<h2>Timelapse cantieri: realizzazione pratica</h2>

Uno dei fattori determinanti da tenere in considerazione girando i timelapse dei cantieri è l'<strong>ipertrofica lunghezza temporale</strong> del prodotto. Questo rende necessario che camere e droni vengano inserite in un sistema che dovrà sempre essere alimentato e che potrà essere controllato da un operatore, in qualsiasi momento. A differenza dei timelapse brevi, in cui si consiglia uno scatto al secondo, per quelli legati al settore edile si deve stimare un <strong>intervallo fino a 3 o 5 minuti</strong>, anche se questo può comportare una perdita di fluidità. Naturalmente, un intervallo minore sarebbe auspicabile, ma renderebbe il montaggio piuttosto impegnativo a causa della mole di scatti da selezionare. Per quanto riguarda la<strong> post-produzione</strong>, occorre sempre occuparsi del problema del <em>flickering</em>, ossia dello <strong>sfarfallio</strong>, che dipende dalla differente luminosità dei fotogrammi, scattati in momenti diversi della giornata. Per ovviare ai cambiamenti della luce e al loro influsso negativo sul girato, si possono usare<em> plug in</em> specifici, che agiscono sui file <em>raw</em>. Può rivelarsi utile anche l’utilizzo della <strong>Motion Graphic</strong>, che permette di avere una panoramica delle maestranze, degli elementi tecnici e dell’evoluzione dei lavori, mostrandosi molto <strong>efficace per la produzione di video promozionali</strong>.

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