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F-Gas: nuovo regolamento e obiettivi da raggiungere

L’11 marzo 2024 è entrato ufficialmente in vigore un nuovo regolamento europeo relativo agli F-Gas. Questi sono dei gas fluorati di natura artificiale molto utilizzati in ambito industriale, ma anche dannosi per il nostro pianeta. Grazie alla loro composizione a base di fluorina, intrappolano il calore atmosferico favorendo l’aumento globale delle temperature. Dal momento che il loro potenziale di riscaldamento è addirittura superiore a quello del biossido di carbonio, la loro regolamentazione è prioritaria. Abbiamo parlato di tutto questo insieme agli esperti di FCR Filtrazione Condizionamento Riscaldamento S.r.l.

F-Gas: cosa prevede il regolamento

Tra i vari usi degli F-Gas, uno dei principali riguarda il condizionamento dell’aria. Essi si trovano pertanto in condizionatori e pompe di calore e ne esistono di tre tipi principali: gli idrofluorocarburi (HFC), i Perfluorocarburi (PFC) e l’Esafluoruro di zolfo (SF6). A normarne l’utilizzo sono due diversi regolamenti:

  • Il regolamento F-gas;
  • La Direttiva MAC (Mobile Air Conditioning Systems).

L’ultima versione della normativa introduce alcune scadenze di rilievo relative alle apparecchiature di condizionamento:

  • 1° gennaio 2025: entreranno in vigore disposizioni in materia di “Etichettatura e informazioni sui prodotti e sulle apparecchiature” (art. 12) e per l’assegnazione delle quote per l’immissione sul mercato di idrofluorocarburi (art. 17, par. 5);
  • 3 marzo 2025: scadenza relativa all’interconnessione del portale F-Gas con lo sportello unico dell’UE per le dogane per l’immissione in libera pratica di cui all’art. 201 del Regolamento (UE) n. 952/2013 e per ogni altro regime di importazione ed esportazione (art. 20, par. 2 e 3, 23 par. 5);
  • 1° gennaio 2026: divieto di utilizzo di F-Gas con GWP pari o superiore a 2500 per assistenza o manutenzione di pompe di calore e apparecchiature di condizionamento. La scadenza è prolungata al 1° gennaio 2032, se gli F-Gas sono classificati come rigenerati o riciclati;
  • 31 dicembre 2027: obbligo di finanziamento per i rifiuti di RAEE comprese le operazioni di recupero e riciclaggio, di rigenerazione o distruzione dei gas fluorurati a effetto serra che provengono da prodotti e apparecchiature immesse sul mercato dall’11 marzo 2024 in poi.

F-Gas: gli obiettivi nel prossimo futuro

Il regolamento appena descritto si pone di raggiungere gli obiettivi climatici dell’Unione Europea per il 2030 e la neutralità climatica entro il 2050. Tali propositi sono realizzabili sia attraverso una migliore gestione degli F-Gas, sia con la loro sostituzione con alternative più sostenibili. Il destino dei fluorati è dunque quello di scomparire progressivamente. Per limitare il loro impatto in questa fase transitoria, il nuovo regolamento ha comunque introdotto novità interessanti per il prossimo futuro, tra cui:

  • Maggiore controllo delle perdite, con più tipologie di apparecchiature interessate;
  • Estensione della certificazione obbligatoria per il personale fisico coinvolto negli interventi di installazione, manutenzione, assistenza, riparazione, controllo delle perdite dei dispositivi che usano gli F-Gas e i refrigeranti naturali.

L’idea generale è pertanto quella di avere un mercato più attento alle condizioni di produzione, importazione ed esportazione di apparecchiature di condizionamento e pompe di calore a F-Gas, disciplinandone usi particolari, ridefinendone i limiti quantitativi e normando la loro manutenzione in maniera più rigorosa. Un ulteriore aspetto cruciale è la comunicazione relativa ai dati sulle emissioni, in modo da favorire una misurazione più esatta. C’è da dire che l’attenzione dell’Unione Europea per gli F-Gas non è una novità. Già nel 2015 era infatti stato introdotto un sistema a quote, ancora in vigore, per limitare le quantità di fluorati che potevano essere immessi sul mercato. Tale valore decresce di anno in anno, con lo zero previsto per appunto per il 2050. Quanto appena detto ha due conseguenze principali. La prima è che i produttori o gli importatori di condizionatori d’aria e pompe di calore devono vincolare la loro produzione in base al numero di quote in loro possesso. La seconda è che tutta l’industria deve spingere verso tecnologie a basso contenuto di F-Gas in modo da poter mantenere profitti e competitività anche all’interno di un mercato che mette sempre più al centro valori quali sostenibilità e salvaguardia ambientale. Leggi anche l’articolo: Personalizzare la camera da letto: idee per un ambiente rilassante e accogliente

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